Tu

francescacanobbio

tacito tabù

trionfo triste su un tramonto tremante

travolgente, trasparente.

Sulla terra il tintinnio dei tuoi tacchi

il trucco tenue sulla tela.

 

Tu

tenero timore

ti tengo in tasca il tempo di un tango

tentennando tasto il terreno

tento la terna e trovo il tredici.

 

Tu

tète-à-tète

torre tornita il tuo tronco in tempesta

tempestato di turgidi terrazzi

nel talamo tagliente

un turbinio trascendente di trame.

Ti tolgo la tonaca

ti tocco il torace tondo

e trovo il topos della Terra tutta.
Tu

teoria, terapia.

Tesi di un trattato tratteggiato e trasposto

trasfigurato dal turista di un tuo tragitto

trasportato in un testa-coda

al traguardo trasognato

 

Tu

ti telefono:

TU- TU- TU- TU…

* * *

 

ACCENTO MINIMO (del plagio)

ti strangolerò
con del filo-
il filo del
discorso
spezzato in
ogni briciola
del tuo silenzio-
……….
(ingurgitata pausa
sosta e plagio
che si nutre di
te nello
scarto di
noi)

* * *

SENZA ISPIRATORE

Ave gloria dei poeti!
Sappiate che l’ispirazione
È quella che prende
Al mercato del pesce
Al discount
All’ ospedale
Quando dalla lista depenni
La tua piccola morte quotidiana

 

* * *

 

CONCORDI IN CORDE

Concordi in corde confluire

creando costellazioni celesti

confermando congiunzioni connaturate

Crepare  di capricci di carne

cancellando concetti consueti

di città cariate

e  cariatidi di chiese

Cogitabondi coincidere

contrapponendo carteggi costernati

Carezzandoci corretti

costeggiando

corridoi e corsie corrotte

Cantando in curve

complici  in complotti

curvare capi corteggiandoci

Confusi congegni concatenati

cresciuti in corse controvento

conturbati

culminando curvi in culle di cute

Con coraggio

comprendiamo

comprensibili compromessi

Curiamo

compenetrarsi di  complessi

concependo concerti complicati

Confortandoci  nel confondere confini di conflitti

contempliamo contorni

congedandoci casti

Cavalchiamo clessidre

chiare calamite

di un caos

corto

 

POESIE di

Francesca Canobbio

 

 

Francesca Canobbio è nata a Genova, dove risiede.

Dice di sé:

La mia poesia nasce dal fango, come chi la scrive.
Completamente libera da schemi e modelli, che non fossero le rimembranze scolastiche arcaiche, nel 2006, ho cominciato la mia produzione di versi, che mi ha poi portato, in un tempo successivo, ad approfondire con letture corpose di testi di autori di confermata fama…

L’amore per la poesia nasce con la scoperta del gioco linguistico…

Be Sociable, Share!
Questa voce è stata pubblicata in Poesie e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *