Il documento che ho stilato insieme alle mie amiche deve essere preso in considerazione.
Le regole del pornodogma sono sette o otto. Ci vuole per prima cosa una storia erotica che nasca dalla nostra fantasia, quella femminile o da situazioni della vita quotidiana. Poi c’è bisogno di enfatizzare passioni, sensazioni, sensualità, intimità, basarsi sul piacere e sul desiderio della donna. Ci deve essere un andirivieni tra vicinanza e distanza, sapendo che i piaceri dei preliminari sono sempre i migliori. I corpi vanno mostrati in tutti i loro dettagli erotici, facendo vedere anche la bellezza del corpo maschile e non solo e sempre svestito. È sempre gradita un poco di sensualità old fashioned, vale e dire una spalla o un ginocchio nudi possono essere molto eccitanti. Un po’ di humour iniziale va bene, mai però durante l’atto sessuale. Bene anche le fantasie femminili in cui una donna immagina di essere stuprata da uno sconosciuto, e anche scene con un poco di brutalità. Mai scene con donne che subiscono coercizioni contro la loro volontà. Quello che odiamo è vedere una donna costretta a fare una fellatio ( quello che piace di più nei film meglio venduti in Italia).
Questo è il porno che piace a noi donne. (questa è mia madre).
di Francesco Di Lorenzo