Fuoco, vento, alcol

fuoco vento alcolOmbretta sdegnosa…Ombra. Una donna, una direttrice di carcere, un padre affezionato a Piccolo Mondo Antico di Antonio Fogazzaro. Questo il personaggio che apre Fuoco, vento, alcol. Nove racconti di Alessandra Montrucchio, giovane scrittrice torinese scoperta da Marsilio, già autrice, insieme ad altri romanzi e raccolte di racconti, di Cardiofitness (storia d’amore tra una giovane donna e un adolescente, che presto potremo vedere nelle sale cinematografiche,trasposta in un film diretto da Fabio Tagliavia, con Nicoletta Romanoff e Federico Costantini). Nove racconti divisi in tre gruppi: trilogia dell’amore letterario, trilogia delle fiabe non raccontate, trilogia etilica. Un ritmo che incalza, di effetto speciale in effetto speciale: dalla cronaca, alla favola, all’allucinazione. Un crescendo costellato di bruschi stacchi, di bruschi spiazzamenti e di ambiguità.

Cronaca di una storia qualunque, il racconto più disincantato, limpido, veloce, della prima trilogia. E’ la storia di Andrea e Rosaria, ambientata in una città che potrebbe essere qualsiasi città. Andrea è diciassettenne, Rosaria poco più che adolescente. Si scoprono padre e madre. Sono smarriti e destinati ad una vita in cui i bisogni elementari, materiali sono l’unico orizzonte. Rosaria è disposta a rassegnarsi, a vivere per compiacere la famiglia d’origine, Andrea no. E’ catturato dal fascino di una giovane scrittrice, colta ed emancipata, scopre il piacere della lettura e di stare con i coetanei. Rinasce ventenne.

Pinocchio, Cenerentola, La Bella Addormentata. Tre fiabe rivisitate. La Montrucchio travalica il the end, lo sguardo di Dio, la dimensione assoluta della favola classica per raccontarci il non detto. Che vita ha fatto Geppetto nel ventre della balena?

L’allucinazione, l’inferno: Here is Hell segnala una freccia rossa luminosa. Ed è un richiamo irresistibile. Ci ritroviamo in un albergo trappola che assomiglia a quello di Shining di Stanley Kubrick. Dove c’è Nina, una prostituta con gli occhi ardenti e scuri. L’unica è bere dello champagne.

Una catabasi audace, per spiriti audaci. Alla Rimbaud.

 

FUOCO, VENTO, ALCOL

DI

ALESSANDRA MONTRUCCHIO

(Marsilio Editori, pp.182)

 

Recensione di Stefania Buosi

 

 

 

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