Camion

Alle prime luci della sera Saverio sentiva sempre il solito languore che lo faceva fremere. Allora come se fosse un segnale, si fermava al primo autogrill per prendere qualcosa da mangiare e un caffè. Per la cena era ancora presto ma quella pausa pomeridiana era un’abitudine a cui non avrebbe rinunciato per nessuna ragione. Non aveva padroni, era il proprietario del camion, poteva permettersi di arrivare con mezz’ora di ritardo nel luogo di destinazione.

Saverio sapeva che quell’area di servizio non era molto sicura, ma il suo essere sempre convinto di quello che faceva non gli faceva trovare intoppi per nessuna delle sue decisioni. Aveva voglia di caffè e fermò il suo bestione nell’area riservata. Mentre usciva dal bar ricordò per un momento che trasportava un carico costoso, si trattava di computer portatili.

L’area dietro il bar era deserta. Vide il suo camion che partiva e corse come un pazzo, si mise davanti, doveva fermarli ad ogni costo. Gridò qualcosa, forse che voleva almeno parlare….Ma  i due che stavano nella sua cabina di guida neanche lo sentirono. Lo travolsero per un centinaio di metri e proseguirono la loro corsa.

di Francesco Di Lorenzo

 

foto di Clúster Movilidad y Logística MLC ITS Euskadi

 

 

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