Anna e Mauro


…nella loro bella villa costruita con il sudore di una vita, si svegliarono non sapendo che quella sarebbe stata la giornata peggiore della loro esistenza. Mauro non riusciva, non ci era abituato, ad alzarsi con comodo. In inverno alle sette e mezza massimo lo trovavi giù in cucina che preparava il caffè.

Stava lì quando bussarono alla porta e l’inferno ebbe inizio. Il campanello non era una novità a quell’ora, sarà un conoscente…invece erano due brutti ceffi. Appena Mauro aprì fu scaraventato a terra, gli misero un cerotto alla bocca e lo legarono aduna sedia.

Anna scese le scale mentre i due in evidente stato di agitazione stavano prendendo suo marito a schiaffi e pugni. Voleva tornare indietro su per le scale, ma fu afferrata da uno dei due uomini che la  prese per la gola, la trascinò giù sul divano e le puntò una pistola alla tempia. Al suo pianto l’uomo rispose con una botta in testa con il calcio della pistola.

Anna dovette vedere come Mauro veniva lentamente massacrato per tutta la mattina, li dovette accompagnare alla cassaforte e prendere soldi e oro. Poi la legarono ad una sedia imbavagliandola.

Verso le 13 finalmente se ne andarono. Poco dopo non sentì più il respiro di Mauro, per lui, menomale, era finita.

Francesco Di Lorenzo

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