Trentuno dicembre

centoparoleDa Castel Sant’Elmo si vede tutta Napoli. Io e Mirna ci andiamo ogni notte di San Silvestro. Ci sediamo su una panchina e ci godiamo lo spettacolo dei botti. L’anno scorso c’era anche un giovane. Bruno, snello, con uno giubbotto di pelle. Era seduto su una Ducati 250, ben salda sul cavalletto. Guardava verso il golfo in un punto lontano, tra il mare e il Vesuvio. Immobile. Come se non gli importasse niente di niente. Come se quel panorama, quei botti, quella fantasmagoria di luci bastassero da soli a riempire la vita e a renderne sopportabili i dolori.

di  Ferdinando Gaeta

Racconti in cento parole. Dall’antologia “Napoli in cento parole”,  a cura di Vincenza Alfano, Perrone editore, Roma, 2014

Be Sociable, Share!
Questa voce è stata pubblicata in Varie e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *