Vele

barca di cartaC’incontrammo là dove non c’è tenebra. Ho bisogno di vederti con quanta più luce è possibile, le dissi, mi piaci troppo. Non voglio perdere neanche un millimetro della tua pelle, liscia come il mare d’estate. Voglio navigare su una barca a vela guidato solo dal vento e dal sole, con una bussola fatta di un pezzo di ferro e un filo di spago, il timone di legno e nient’altro che tu, solo tu, immensamente tu. Così tu, che io sembrerò piccolo, talmente piccolo che dopo (molto dopo) potrai portarmi con te dove vorrai: a casa, a lavoro, a fare la spesa. Io ci sarò sempre.

Adesso però,  accendi stà cavola di lampadina che qui non si vede niente.

di Ferdinando Gaeta

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