Una partita finita bene

Il ventre della balena. Così chiamavi allora le tue giornate no, quelle che nascevano già un po’ strane e nelle quali non avevi voglia di vedere nessuno, di parlare con nessuno, di ascoltare nessuno. Tutto ti dava fastidio e ti sembrava che a tutti tu davi fastidio.

E così, essendo solo, ti eri inventato (quella volta lì) il film mentale di una partita di calcio tutta giocata mentre nevicava, con i batuffoli che scendevano e le ‘montagnelle’ di neve accumulate ai bordi del campo.  La partita metteva di fronte quelli dell’Ancona bar e quelli della pizzeria Delle Vedove. E già qui la situazione poteva prendere delle pieghe non volute e far pensare che si trattasse di una specie di replica delle famose partite degli scapoli contro gli ammogliati. Che poi non ho mai capito perché queste due categorie (e proprio queste) si trovassero sui campi di calcio a rincorre una palla come tanti scemi, quando invece, come scapoli e come ammogliati  avessero sicuramente problemi più urgenti da risolvere. O forse proprio per questo lasciavano i problemi a casa e si ubriacavano giocando come imbecilli su un campetto sgangherato e pieno di buche. Ma non è questo il problema, perché la partita non era tra queste due categorie di sfigati. La partita era una partita vera, giocata per far valere le ragioni di una squadra sull’altra e tirata fino allo spasimo. Senza nessuna esagerazione i ventidue calciatori si sentivano calciatori veri e propri, che si allenavano per varie volte a settimana e avrebbero dato chissà che per vedere coronato il loro sogno di giocare in serie A, in una grande squadra e poi, magari in nazionale a difendere i colori azzurri per il mondo. Che soddisfazione una cosa del genere!

Mentre pensavi a queste minuzie della vita, i ventidue ormai giocavano al rallentatore nella neve che scendeva sempre più copiosa e sembrava che fermasse la loro corsa, i loro dribbling, i loro tiri. Li vedevi giocare da sopra, da lontano, sempre più piccoli, in dissolvenza, mentre piano piano ti perdevi dietro i tuoi pensieri…

di Francesco Di Lorenzo

foto di -= Treviño =-
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