Se avessi saputo che i soldi non danno la felicità mi sarei goduto di più la vita quand’ero povero. Ma che ne sapevo io? Ero giovane allora, inesperto. Pensavo che i soldi fossero importanti, che senza non si può essere felici e altre baggianate di questo genere. E invece … che stupido! Avevo tutto e non lo sapevo. Adesso ho nostalgia di quel periodo. Di quegli inverni freddi, quando avevo le scarpe rotte e, nonostante tutto, non prendevo mai il raffreddore. Addirittura, mi mancano quelle notti quando andavo a letto con cappotto e berretto perché non avevo soldi per il riscaldamento … eppure dormivo e facevo bei sogni. Ah, se solo me lo avessero detto. Mi sarei goduto di più quelle lunghe serate passate a guardare il tramonto o ad ascoltare la mia radiolina al buio. Quelle cene solitarie fatte di un pezzo di pane secco, due pomodori e mezzo bicchiere di vino rosso che bevevo piano piano per non sciuparne neanche una goccia. Ma nessuno mi diceva niente. Mi avevano fatto credere che per essere felici c’era bisogno dei soldi e io ci sono cascato come un allocco. Per anni ho sgobbato come un matto. A 14 anni ero già emigrante in Canada. Lì, per pagarmi i master all’Università, ho fatto di tutto: lustrascarpe, gigolò, manager, raddrizzatore di banane, venditore di fichi d’india, ecc.. Poi il colpo di culo: salvo la Chrysler dal fallimento e all’improvviso divento ricco e famoso e mi richiamano in Italia a dirigere la FIAT. Chi l’avrebbe mai detto? Io che su una Fiat, quand’ero a Chieti, non ci ero manco mai salito.
Potrei dirmi soddisfatto, arrivato, eppure non sono felice. La povertà mi manca. Per questo indosso sempre lo stesso maglione (un po’ puzzolente). E’ per nostalgia. Nostalgia dei bei vecchi tempi. Ah, se solo me lo avessero detto. Ma che ne sapevo io? I poveri sono ignoranti.
di Ferdinando Gaeta
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