Viene un momento nella vita in cui capisci che devi cambiare qualcosa. Il bello è che non sai cosa e, ancora una volta, hai paura di sbagliare. Ma è meglio sbagliare che non fare niente. Almeno così avrai qualcosa da raccontare agli amici nei lunghi anni da passare nella casa di cura per anziani dove, amorevolmente, ti porteranno i figli. E quando il tuo compagno di stanza, mezzo rincoglionito, ti chiederà per la dodicesima volta perché sei finito lì, con l’ultima briciola d’orgoglio rimasta, potrai dirgli: « … è andata male ma almeno ho tentato». Lui ti guarderà con quella sua aria ebete e ti chiederà: «quando arriva la colazione?» e tu, per l’ennesima volta, gli dirai che l’hanno già portata e che lui s’è mangiato pure due cornetti, il suo e il tuo. Poi, mentre comincerà a sbraitare contro la caposala, tu guarderai fuori dalla finestra e ti ritroverai a pensare che qualche volta la vita è bella.
Non quella volta, però.
di Ferdinando Gaeta
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