FAXIMILE

101 riscritture di opere letterarie

faximileTutto è stato già scritto, diceva Borges.  Ma non tutto è stato riscritto, hanno pensato alla casa editrice “Homo Scrivens”  e così “con questo spirito sessanta scrittori hanno messo mano ai loro testi di riferimento profanando il verbo dell’autore, aggiungendovi una parte, ribaltando un concetto o un punto di vista, muovendosi nel tempo e nello spazio, facendoli diventare altro…

La Divina Commedia è diventata un problema di geometria.
Arancia meccanica è un quesito enigmistico.
L’Iliade è una partita di calcio.
Confucio dialoga via Twitter.
Anna Karenina è un pastiche hollywoodiano.
Anna Frank si è trasferita a Scampia.”

Sì vabbè, ma,  detto tra noi,  c’era proprio bisogno  di riscrivere Dante, Tolstoj o Conan Doyle? Cosa c’è che non va nella Divina Commedia,  Anna Karenina o Sherlock Holmes? Insomma, tra la marea di libri che vengono pubblicati quotidianamente perchè scrivere e, soprattutto, perchè leggere  faximile?  

L’abbiamo chiesto direttamente agli autori:

 

Lucia Colacolarietirieti: “Bisogna leggere faxsimile per poter dire un giorno: io c’ero, l’ho letto!

Tra le sue pagine troverete la relazione del consiglio di classe del libro Cuore, oppure la reazione chimica delle Notti bianche, la storia d’amore descritta da Wojtyla o il racconto dello zio Podger.

 

Francesca Filardo:“Prima di tutFrancesca Filardoto per sdoganare l’idea dei classici e rendersi conto che sono molto più vicini a noi di quanto possiamo immaginare. Poi per capire che proprio i classici sono dei grandi spunti di scrittura e di riflessione. Quante volte ci siamo chiesti, per esempio, quale potesse essere la storia di un personaggio secondario di un romanzo? Perché non partire da qui per una nuova storia…” 

PUFFA FRESCA AULENTISSIMA è stato un po’ un gioco, darmi la possibilità di immaginare un finale differente e giocare con le parole trasformando un lessico aulico in qualcosa di fruibile anche dai bambini. LA FAVOLA DI MARTUCCIO: adoro Boccaccio e, per quanto sia di difficile approccio, trovo che i suoi racconti abbiano un potenziale tale da poter scrivere interi libri o farci bellissimi film. Sono certa che, tradotto in un italiano attuale, io suo DECAMERONE sarebbe una gradevole lettura per tutti. Con questa trasposizione in favola del suo racconto ho voluto invitare tutti alla lettura di questo meraviglioso classico.

 

ornella espositoOrnella Esposito: “Perchè ti demolisce quelle poche certezze della vita acquisite con anni di studio “matto e disperatissimo”, quando ti ritrovi un Don Abbondio camorrista o una anna Frank che vive a Scampia. Capovolge le certezze”.

 

 

Simosimona vassettina Vassetti: “Perchè si torna all’origine dell’opera riscritta con modalità sempre originali ed efficaci”.

Amante delle short stories mi sono cimentata nella riduzione di alcuni testi per le mie riscritture: a partire da Carver, ho riscritto il suo racconto Perchè non ballate per riduzioni successive (in 300 parole, 3 frasi, 3 parole) poi ho proseguito a riscrivere Novecento di Baricco con solo 900 parole, tutte fedelmente tratte dall’opera dell’autore; ho proprio trasformato in una short story , la poesia Prospettiva della Szymborska ; infine ho riscritto uno dei quadri dell’opera teatrale  Girotondo di Schnitzler, come un prosimetro, in cui la parte narrata descrive il cambio di atteggiamento del Giovanotto nei riguardi della Cameriera e poi della Giovane Signora, sotto forma di elucubrazione personale, mentre la parte in versi unisce le relazioni tra i dieci personaggi protagonisti

 

AttanasioRoberta Attanasio: “Faximile costruisce un ponte tra passato, presente e futuro. Spesso si ritiene che l’originalità stia nel far tabula rasa d’ogni cosa. Io non credo sia così; Faximile è un libro originale per questo: ricorda la vita di un testo donando ad esso una nuova vita, e per ogni testo riscritto potrà esserci qualcuno che li ricorderà e donerà ad essi nuove vite, e così via, in una spirale virtuosa di lettura e (ri)scrittura”.

Nell’ Ingegnoso galantuomo Don Alfonso I Ho pensato questa riscrittura come per ribaltamento: se Don Chisciotte perde il senno perché finisce per sovrapporre la finzione letteraria alla realtà dei suoi giorni, Don Alfonso vede la realtà come si dovrebbe, al di là della distrazione di un secolo che ha sommerso lo sguardo degli altri uomini. La pazzia di Alfonso è tale agli occhi del mondo ma davvero è pazzia la sua?

 

Gennaro Chierchia: Perché ci invoglia a scoprire l’opera riscritta e, nel caso l’avessimo letta, ci stupisce per il modo in cui essa è stravolta, contagiata, interpretata. “Faximile” è pure un utile vademecum per orientarsi tra i capolavori più o meno noti della letteratura italiana e straniera. E’ sorprendente constatare come ciascuno di noi abbia gusti così diversi in fatto di libri”.

In “Arancia meccanica” di Anthony Burgess parlo delle malefatte di un ragazzo fissato con la musica classica e della sua banda di “drughi” …

 

Nicoletta Iacapraro: “Faximile è uno dei progetti visionari del nostro maestro ed editore Aldo Putignano: riscrivere un’opera letteraria, offrendo la propria interpretazione, la personale visione. Ciò può avvenire modificando genere, tempo, personaggi e vicende, e porta alla realizzazione di pagine nuove e originali. Leggere Faximile è guardare l’opera letteraria da un altro punto di vista, stimola il pensiero, ci dona la possibilità di andare oltre. Fatelo e non vene pentirete!”

Ho riscritto un brano de Il Capitale, ricorrendo al linguaggio della televendita pubblicitaria, e capovolgendone il significato.

 

Maria Lupo: “Leggere Faximile è riavvicinarsi ad opere note ed amate leggendone altre che permettono di guardarle da un altro punto di vista, intrecciando  linguaggi, sentimenti e temi diversi. É incontrare  autori del passato e del presente che si scambiano idee ed emozioni, appassionarsi  e divertirsi con loro.  É essere invitati ad una festa di cui si diventa immediatamente protagonisti: perché tutti abbiamo dentro una riscrittura, di un’opera come della nostra vita”.

In La morte di François   da “ Una lama di luce” di Andrea Camilleri – ultimo capitolo. Si immagina, usando un topos classico, un dialogo dell’autore col personaggio di Livia.  In   Lettere dal passato    da “ L’amico ritrovato” e “Un’anima non vile” di Fred Uhlman.  Il testo parte dalla Trilogia del ritorno di Fred Uhlman, prendendo le mosse dal secondo romanzo, Un’anima non vile, ma riferendosi soprattutto al primo e più noto L’amico ritrovato.

 

Roberta Andolfo: “Per sperimentare la possibilità di“giocare”con un’opera che conosciamo perché è entrata a far parte del patrimonio collettivo, o che semplicemente è importante per noi perché l’abbiamo amata, vissuta, mai dimenticata. Le sensazioni che essa ci dà restano, ma sono investite da una luce diversa, la quale ci permette di riconoscere il loro carattere pur modificando la prospettiva emotiva e narrativa”.

L’episodio che ho deciso di riscrivere è tratto dal testo de “Le affinità elettive” di Goethe. La tensione, la sovreccitazione dovuta all’incalzare dei sentimenti fra le due coppie di protagonisti, è sostituita qui da un percorso emotivo in pratica opposto a quello seguito all’interno della storia.

 

Ferdinando Gaeta: “Una bella occasione per rileggere i classici con occhi diversi,  per notare atmosfere e sfumature che la prima lettura inevitabilmente nasconde”.

 

 

Giovanna Gagliardi: “Cosa potrebbe accadere ai protagonisti di un’opera letteraria se catapultati in uno spaziotempo diverso dal loro? Se le parole uscissero dalle loro bocche tramutate e le penne impertinenti di alcuni narratori capovolgessero le loro intramontabili storie? Sarebbe una turpe follia, dirà qualcuno; o un’occasione di scorrere con leggerezza piccoli assaggi di capolavori della letteratura di sempre, con qualche tocco…originale! La parola ai lettori!”

 

Andrea Angiolino: “Perché in una sola antologia c’è l’intera storia della letteratura, comodamente riadeguata per le esigenze di nuovi lettori. E non solo quella”.

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“Faximile 101 riscritture di opere letterarie” Homo Scrivens, 2016

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