Documenti, prego…

Una mattina sono andato a lavorare, come faccio da ventidue anni, e davanti ai cancelli della fabbrica una guardia giurata mi ha chiesto di mostrargli i documenti. Sono rimasto un attimo perplesso. Poi,  con calma,  ho estratto il portafogli dalla tasca anteriore della tuta e gli ho mostrato la tessera del tram.

– Fai lo spiritoso?- mi ha detto la guardia.

– Perchè?

– Mi devi far vedere i documenti altrimenti non puoi entrare.

– Perché?- insistetti.

– Lo sai bene il perchè. Lo stabilimento sta chiudendo e possono entrare solo quelli della squadra di smantellamento degli impianti. Tu, sei della squadra?

– No, io sto al collaudo.

– Al collaudo? E che ci fai qui, non hai ricevuto la lettera?

– Io le lettere non le leggo mai.

– Senti,- fece lui spazientito, – o te ne vai oppure…

– Oppure?

– Ti prendo a calci.

– A calci a me?- ho gridato e non ci ho visto più: la chiave inglese si è posata proprio in mezzo ai suoi occhi e quando è caduto a terra non faceva più tanto il gradasso. Nel frattempo erano arrivati gli altri compagni che vedendo i cancelli aperti sono entrati. Di lavoro non ce n’era e, dato che faceva freddo,  hanno acceso qualche focarello per scaldarsi un pò.

Ecco, veda signor giudice, non c’è stata assolutamente malafede e poi, le ripeto, io le lettere non le leggo mai…

di Ferdinando Gaeta

 

foto di Sean MacEntee

 

 

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