Dialoghi impossibili: Maria De Filippi e la Fata Turchina

fata turchia de filippi(feudalesimo e libertà)

Maria De Filippi: Cavalieri e dame, buonasera, vi porto il saluto dell’Imperatore, a esto pubblico ebento “Una missiva per tute”. La pergamegna che occhieggiate comtiene un’ambasciata, fucinata cum caracteri in oro puro. Riservata per ella, Monna China. Ciao Monna China, ciao cappello, ciao bacchetta magica, ciao boccoli.

 

Fata Turchina: Buona sera Maria. Sono molto emozionata e felice di essere qui. Sprizzo polvere fatata da tutti i pori. Suvvia, prima che la Lollobrigida si metta in testa di interpretarmi, a cosa devo questo invito?

 

Maria De Filippi: Etcì! È stata convocata per un’epistola singolare. C”era una voltam, Chi, da  tempo immemore, brama l’incaricum esecreto di mutar il fato di una novella, pare a vossignoria tantum a core. Ebbene, il signorotto Magnafoco segue ancora la sua scia polverosa. Etcì!

 

Fata Turchina:Uffa, ancora Magnafoco. Non ne posso più. Mi perseguita dall’inizio della fiaba. Gli ho detto mille volte che ho bisogno della mia libertà di donna dai poteri straordinari. Ma lui niente, mentalità all’antica!

 

Maria De Filippi: Al suo devoto vassallo non garba il suo stato su Faccialibro:”Non sono una monna, sono una fata”. Non ci credem, il suo unico desiderio è proteggere Monna China nella torre dell’Astrosamanta e difenderla, in primis, dallo spirito di un bambino imprigionato nel legno.

 

Fata Turchina:Maria ti prego, lascia in pace Pinocchio. Quel poveretto, così ingenuo, costretto a restare con lo stesso vestito di carta per tutta la storia. Magnafoco gli aveva promesso di diventare una star del teatro e invece, quel poveretto ha dovuto combattere finanche con la stitichezza della balena che non voleva privarsi di lui.

 

Maria De Filippi: Shhh, silentium, se no il feudo di Sticaptzi non sarà mai suo! Ce l’ha presente? Su, le viene chiesto solo un piccolo gestus, una cosuccia…

 

Fata Turchina:E in nome di cosa dovrei far tutto questo? In nome di un ideale? In nome del vile denaro? Oppure semplicemente per ottenere milioni di like sulla mia pagina instagram. Cara Maria non immagini quanto sia difficile portare avanti una relazione con un uomo che sembra fermo al tempo del feudalesimo!

 

Maria De Filippi: Non si scoraggium, Monna Fata China, il cognome è Tur, giusto? In vino veritas, Magnafoco le rinnova l’ordine di abbandonare la fabula, lasciando andare Pinocchio al suo destino.

 

Fata Turchina:Ma io lo farei volentieri. Il problema è il contratto che ci tiene legati alle major della favola. Tra milioni di clausole c’è quella che dice che: A Pinocchio la Tur China (a proposito, hai beccato il cognome) faccia da guida, istitutrice e madre surrogata fino al vissero tutti felici e contenti.

 

Maria De Filippi: Lasci che lo faccia il grillo: fatti e non parole! È necessario evitare una tragedia, di già i valvassori e i valvassini stanno precipitando sul fondo del vassoio. Ha mai veduto precipitare una piramide di Ferrero Rocher? Poi lei, suvvia, mica è felice e contenta?”

 

Fata Turchina:Macché, da ormai 200 anni ho lo stesso outfit: un vestito celeste stinto e un cappello a punta dello stesso colore. Ho sempre i capelli coi boccoli quando, darei 3 capitoli della mia storia, per poter avere il codino come Fiorello negli anni ’90. Mi creda, la mia è una vitaccia.

 

Maria De Filippi: L’abito celeste, ha un suo perché, e la capigliatura non fa una piega. È sempre così uguale, complimenti! Immagina quante cortigiane vorrebbero trovarsi al suo posto? Io sarei volentieri Fiorello, può darmi un aiutino?

 

Fata Turchina:Oh cielo, Maria. Ma quello dei desideri è il genio della lampada. Io al massimo posso fare il tuo nome giù alla Disney oppure, nel caso ti interessi, potremmo fare il colpo di scena e ti porto in Rai. Nino Manfredi ti farebbe da garante e io da manager. Che ne dici?

 

Maria De Filippi: Prima, però, devo chiederti: “La busta la vogliamo aprire?”.

Nel frattempo chiamo il giullare per qualche piccolo consiglio per gli acquisti.

 

Insieme: Non cambiate canale!

 

 

 Paquito Catanzaro&Nicoletta Iacapraro

.

Be Sociable, Share!
Questa voce è stata pubblicata in Dialoghi impossibili e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *