Dialoghi impossibili: Andrea Pazienza e Wonder Woman

pazienza wonder woman(Povera Wonder Woman)

Pazienza sta dipingendo un murales, una scena di caccia con guerrieri greci e leoni. Ogni tanto scruta il dipinto e fa un paio di tiri da uno spinello. Dentro al suo locale regna il caos: mozziconi di sigarette e fogli sparsi sul pavimento, mutande buttate su di una sedia, un letto disfatto e un tavolo con sopra tantissimi fogli.

Dietro di lui si materializza all’improvviso Wonder Woman.

Andrea Pazienza : Sei in ritardo.

Wonder Woman: Ero troppo occupata a combattere le ingiustizie. Queste stupidaggini passano in secondo piano.

Andrea Pazienza :  Una stupidaggine? È stata tua madre Ippolita, la regina delle Amazzoni, ad avermi chiesto di ritrarti per il paginone di playboy .

Wonder Woman :Ma non pubblicano solo fotografie? Tu fai disegni.

Andrea Pazienza : Per te fanno un’eccezione.

Pazienza prende un grosso block notes e inizia il lavoro. W.W. Si piazza ritta davanti a lui con i pugni sui fianchi.

Andrea Pazienza : Tua madre mi ha chiesto, per l’occasione, di mostrare un poco di più della tua …mercanzia.

Wonder Woman :Il mio costume è già sufficientemente succinto. Ma che vuole quella, che mi faccia vedere nuda?.

Andrea Pazienza:Mi sembra di cogliere nella tua voce una nota leggermente polemica.

Wonder Woman : Quella donna ha condizionato tutta la mia vita. Fin da piccola mi ha insegnato le arti del combattimento. Ore di allenamento tutti i giorni.

Andrea Pazienza: Che palle!

Wonder Woman: Quando veniva il mio compleanno, organizzava dei veri e propri tornei di combattimento a cavallo, e c’erano giaguari, pantere e anaconde, insomma tutti gli animali feroci dell’isola Paradiso, cioè del posto dove stavamo, e io dovevo ammazzarle tutte, quelle povere bestie. E dire che sono animalista e pure vegetariana.

Andrea Pazienza: Certo che però i superpoteri …

Wonder Woman : Sti cazzi di superpoteri. È a causa loro che devo combattere. Ma qualcuno si è mai chiesto cosa volessi fare io della mia vita, se davvero ne fossi stata padrona?

Andrea Pazienza:Non sei contenta di poter volare, della tua forza sovrumana? E poi quel fantastico lazo d’oro. Tutti quelli che ne vengono avvolti sono costretti a dire la verità. Io mi ci divertirei un sacco.

Wonder Woman: Ma quale lazo d’oro del piffero! Io voglio un uomo! UN UOMO! Uno che mi faccia la corte, mi regali dei fiori al mio compleanno, mi porti a mangiare la pizza al sabato sera. E invece hai mai visto un uomo con Wonder Woman? Manco l’ombra. Chi vuoi che si metta con una che con un laccio ti afferra e ti tira fuori tutta la verità, e per giunta, se questa verità non le piace, ti riduce alla grandezza di un lombrico a furia di cazzotti in testa.

Andrea Pazienza:  Beh, però devo dire che esteticamente i tuoi argomenti ce li hai.

Wonder Woman: Grazie. Ma lo vuoi sapere cosa è che fa scappare tutti gli uomini da me? La dea Atena mi ha donato una intelligenza superiore e questo nessun uomo lo può sopportare.

Andrea Pazienza: A me l’intelligenza nelle donne non dispiace.

Pazienza le si avvicina e le accarezza i capelli.

Andrea Pazienza: Senti baby, io sono solo e la mia vita è piuttosto irregolare, per non dire altro. Ho proprio bisogno di qualcuno che ci metta un po’ di ordine. Che ne diresti di piantare tutto e di andarcene insieme alle isole Tonga? Alla tua velocità ci mettiamo cinque minuti ad arrivare.

Wonder Woman: Dici sul serio? E mi regali i fiori? E mi porti a mangiare la pizza?

Andrea Pazienza: Se lo desideri, baby, ti porto in capo al mondo.

Wonder Woman: E il disegno per playboy?

Andrea Pazienza: Aspetta.

Pazienza prende il disegno, lo attacca al muro, spegne lo spinello e insieme escono dalla scena a braccetto.

Mariano Uliano&Anna Di Vaia

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